domenica 22 gennaio 2017








Antonella D'Agostino, Francis Faccia d'angelo, la Milano di Turatello, ed.  Le Milieu, euro 14,90


Come Cesare. Pugnalato da chi aveva vicino. Il corpo straziato, in terra. I Re, gli imperatori, i Boss e  i proconsoli che piegano le leggi della Repubblica, muoiono così. Troppo temuti per essere affrontati in battaglia. Uccisi alle spalle, tanti contro uno. Unica via per spodestarli.
Nella sua morte la sua storia. La storia di un uomo controverso: padre tenero e criminale, generosissimo e spietato. Figlio di un'Italia povera uscita dalla guerra con le ossa rotte. Milano come era. Ligera. La mala dei furti, delle rapine e delle bische.
Vanoni e Califano cantano, nei locali fumosi dai tavoli riservati, le loro ballate metropolitane.

La rapina alla Gioielleria Colombo in via Montenapoleone ( Bergamelli e Berenguer) , quella ai Ranieri ( O. Onofri), la strage di via Moncucco, sono le moderne battaglie di questi anti-eroi criminali che impongono una nuova epica.
Lutring, Cavallero, la Banda della Magliana, Vallanzasca, Cutolo, i catanesi,  i coch, i drittari o i sumanda e, alla fine, i killer delle carceri. Fatti, gesta, nomi e racconti.

Il bandito Turatello, ex pugile, rapinatore, tenutario di bische si muove seguendo una sorta di morale  fuorilegge d'altri tempi. Francis è uno che rispetta le donne e picchia chi non lo fa.
La sua storia appassiona, le sue gesta sono leggendarie, come quelle dei suoi luogotenenti,  in  primis Carlo Argento, il Vicerè.

C'è qualcosa nell'assassinio di Francis Turatello che ancora offende. Come in quello di Cesare. Una vita come la loro poteva contemplare un esito così, si. Uomini di potere, che avevano preso decisioni dure, durissime. Però qualcosa tocca, da sempre. Fossero morti in battaglia, forse sarebbe stato meglio, ma non così. Gli hanno riservato una brutta morte e dispiace, comunque.
Barra, Bruto, Maltese, Cassio..i nomi dei congiurati, con il tempo, si confondono.

"Per primo Nasca lo colpisce con il pugnale nel collo, con un colpo non profondo né mortale"..
Plutarco, Vite Parallele, Alessandro e Cesare

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