mercoledì 20 luglio 2016










Helen Humpreys, Cani Selvaggi, Ed. Fandango, euro15,00


Un romanzo veramente al femminile.
O meglio, un lato del femminile, forse il più selvaggio. Il più disperatamente in contatto con tutto ciò che è istinto, sentimento, creazione, vita.
Uno sguardo sul mondo che allarga le maglie della realtà e sgrana le cose nella loro essenza. In questi spazi, non più compressi, individua un posto che inizia nei campi dietro la fattoria di Cooper. 
Un posto selvaggio che è, poi, in ognuno di noi. 
Il posto non è solo visto, ma annusato, toccato, ascoltato, assaggiato.
La Humphreys scrive in prosa da poetessa e racconta una storia di 
sensazioni, così forti da ridisegnare la mappa stessa dell'esistenza.
Un racconto di cani che corrono con occhi che lampeggiano e indicano la strada alla nostra parte repressa.
L'amore sbrana, divora, distrugge eppure è bello e selvaggio come la natura stessa.
E nessuno finga perché ognuno di noi c'è stato, almeno una volta, là nel bosco, tra gli alberi che si vedono, subito dopo i campi, dietro la fattoria di Cooper.

"..E' questo  che l'amore rende possibile. E' così che può andare ed è per questo che bisogna temerlo."