sabato 26 aprile 2014




James Lee Burke Prima che l’uragano arrivi Ed. Meridiano Zero, euro 16.00

Hè yaie! Depuis l’age de quatorze ans, Je suis après rouler manche à manche, après rouler avec ma bouteille dans la main. 
I violini dei “Fratelli Balfa” sembrano attaccare con una lieve rincorsa, come una vecchia Buick che parte in salita. La Valse Du Bambocheur, musica potente. Cavalcata delle Valchirie Cajun. Al posto 
degli elicotteri di Coppola arriva, però, un semplice pick up da campagnolo della Lousiana; non ti illudere, chi lo guida ha lampi demoniaci. E’ scappato da incubi immondi, lasciati a bagno in botti piene di Jim Beam. E’ fuggito in cerca di un motivo giusto per continuare a vivere in modo pulito. “Avrei voluto poter passare la vita soltanto a prendermi cura degli animali, della terra, della famiglia e degli amici.” 
Se vede un torto però..
Prima che l’uragano arrivi, prima che il sangue invada il cervello, prima che la parola di troppo riduca il campo visivo alla feritoia di un forte. Mondo osservato da un binocolo al contrario. 
Da lì vedi Robicheaux che ridisegna la forme di carne umana cattiva. Picasso Dixie alle prese con la sua Guernica.
Se invece  rimetti il binocolo nel verso giusto Dave sorridente e lì in grembiule che armeggia al barbecue. L’aria sa di carne arrosto, birra fredda e abiti puliti.
E’ una bella giornata, i bambini gettano molliche ai pellicani a pesca nel Bayou Teche mentre partono le note di Parlez-Nous A Boire.
Chi ha ucciso Tony e Bello Lujan, Yvonne Darbonne e l’Uomo Crostaceo? Cosa è successo al passaggio degli uragani Audrey e Katrina? Te lo racconta Mr. James Lee, a patto che gli passi un’altra Bud e gli cuoci bene la bistecca.

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