mercoledì 1 novembre 2017




















Il codice dello scorpione, Arturo Pérez-Reverte, Rizzoli, euro 20,00

Nella Spagna del 1936, quella della guerra civile, quella di “Cara al Sol” o “El novio della muerte” o de “A las barricadas”, c’è  una spia violenta, machista, amorale, adoratrice delle donne, dei bei vestiti e delle scarpe di vernice, si chiama Lorenzo Falcò. E’ un ex trafficante di armi e avventuriero per passione che prende ordini solo dal suo capo,  l'Ammiraglio (soprannominato il cinghiale) , ufficiale al vertice dello spionaggio Franchista, lo SNIO.
Molto Corto Maltese, ma forse anche un po’ Che Guevara e, perché no?, anche un pizzico Ettore Muti, Falcò si muove, senza convinzioni politiche, tra opposte fazioni che si scontrano nella penisola Iberica e che si stanno per scontrare a livello mondiale.
Gente che si spara addosso  e si ammazza in prima linea.
Ma anche gente che indossa divise a trecento chilometri dal fronte solo per accreditarsi come eroe.
Falcò è eroe scomodo. Lotta dalla parte dei “cattivi” ma Reverte, in un intervista, avverte: "C'e' un nuovo sguardo sulla guerra civile spagnola, molto manicheo. Una guerra di militari cattivi contro il popolo buono, ma gli scontri civili sono più complessi e non c'e' bisogno di spiegarlo a un italiano"
Giusto.
Pérez-Reverte, è stato per 21 anni reporter di guerra e dice “ io non voglio migliorare il mondo”… “Il mondo va migliorato a scuola, nelle famiglie. Mi interessa come cittadino, non come romanziere.”

Giusto. E allora godiamoci le vicende di Falcò che non sono finite qui.
Noi rimaniamo ancora con la nostra complessità storica. Con la nostra polvere sotto il tappeto. Con i caduti buoni solo da una parte. Non penso che tutti i caduti della Repubblica Sociale Italiana fossero fanatici aguzzini. Non tutti i partigiani, eroi.
Per anni ho sentito gente che parlava di “El novio del muerte” come canzone di esaltati cantata dai franchisti, “Sposo  della morte” come di chi ami morire, esaltato, appunto. Poi ho letto il testo e mi è sembrata tutt’altra storia, la storia di chi va a morire per raggiungere la sua bella..ma forse mi sbaglio.
Non ho bisogno di demonizzare gli altri per sapere chi sono. Ragioniamo e cerchiamo, nei limiti, di costruire una storia comune.

“Por ir a tu lado a verte
mi más leal compañera,
me hice novio de la muerte,
la estreché con lazo fuerte
y su amor fue mi ¡Bandera!”

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