mercoledì 2 marzo 2016






Pino Cacucci, "In ogni caso nessun rimorso", ed. Feltrinelli  euro 8,50



"Condannati dal destino a trasformare la sensibilità in violenza."

Questa frase nella "nota dell'autore" è la 
chiave del libro. La chiave di molto banditismo anarchico.
La Francia di inizio secolo negli occhi di Jules Bonnot. Personaggio rocambolesco, operaio, anarchico,  appassionato di motori e rapinatore che fu anche autista di sir Arthur Conan Doyle.

In equilibrio sulla corda, tra Marius Jacob che diventerà l'Arsène Lupin di Maurice Leblanc e Max Stirner, tra avventura e idea, il romanzo cattura e trascina. 
Una scrittura elegante e pulita.

Storia di duristi che non cercano il dialogo con il sistema, ma lo scontro totale. Quell'andare ai resti che caratterizzerà, in terra nostra, dal finire dei sessanta alla fine degli ottanta,   l'epopea dei rapinatori genovesi, milanesi, sardi e romani.
Rabbia per le ingiustizie sociali e incapacità di trovare altre forme di cambiamento. 
Ma questa è un'altra storia...






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