mercoledì 5 novembre 2014







STILE.Posta di donna e Dente di cinghiale, Paolo Tagliaferri,ed Robin-BDV, euro 15,00


Questo libro mi ha fatto scoprire e apprezzare un genere che non conoscevo, il romanzo Noir.
Non potevo immaginare quanto studio, quanto metodo e quanta storia ci fosse dietro le discipline dei duelli e dei combattimenti con le lame. L'emozione più grande per me è stata quella di leggere un libro scritto da un caro amico, Paolo Tagliaferri, al quale auguro un grandissimo successo.
Di questo libro porto con me soprattutto: una lacrima, una frase e una descrizione.
La lacrima l'ho versata quando il sergente Prosperini, Der Wolf, libera il nemico ferito e lo riporta agli austriaci. Un commovente gesto di lealtà e di umanità all'interno dell'inferno della guerra.
La frase che non dimentico: "E' una legge di natura, la vigliaccheria si alimenta con la prepotenza, e si sfalda di fronte alla forza" con una frase descrive uno dei lati peggiori della natura umana.
La descrizione: "...come spesso accade in vecchiaia, la predisposizione d'animo aveva preso il sopravvento anche sulla fisionomia; gli aveva solcato il viso mutandone indelebilmente i tratti. Aveva una faccia cattiva" leggendola mi sono venuti in mente alcuni volti che corrispondono a questa descrizione ...
Ho vacillato parecchio nel percepire il protagonista come un "eroe" sebbene fosse un assassino: uccidere per un fine superiore è meno grave di uccidere per rozza e becera criminalità? Non vorrei mai dover rispondere a questo interrogativo.

Sabina Socco









Stile, strano nome per un assassino alle dipendenze dei Servizi italiani, che racchiude l’essenza di quell’arte mortale di cui è ultimo depositario. Un’arte sconosciuta ai più proprio perché consapevolmente mantenuta segreta e svelata solo a quei pochi adepti scelti ma che è parte  essenziale  del patrimonio marziale italiano troppo spesso snobbato e ritenuto inconsueto dall’esterofilia che  pervade il panorama delle arti da combattimento.
Stile è quindi un knife fighter formato da un anziano maestro ardito nella tradizione più intima del coltello così come praticata nei rioni di trastevere passando attraverso  i campi di battaglia della WWI fino ad approdare ai giorni nostri dove il pugnale diventa strumento di “Stato” per eliminare avversari ritenuti scomodi e pericolosi. 
In realtà la chiave di volta di questo  romanzo, è proprio quella di proporre al pubblico degli appassionati  un ritratto dettagliato dell’arte italiana del combattimento con le lame corte, attraverso una fiction noir di agile lettura. Molti i richiami storici e didattici della tradizione sapientemente inseriti nella trama così come la descrizione  delle tecniche riportate nei maggiori trattati d’arme italici e che il protagonista usa contro i suoi nemici.
Non a caso l’autore da anni si dedica alla ricerca in questo campo praticando lui stesso le “tirate”  e collaborando attivamente con il M° Cirotto della Armicar di Civitavecchia, una delle ultime sale d’armi tradizionali.
Un libro dedicato ai veri appassionati di coltello, ma  interessante anche per il neofita che troverà spunti per approfondire  un argomento affascinante e misterioso proprio della cultura marziale nostrana. 

Alessio Notari
("Armi e Tiro"."Lame d'autore")










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