Marco Salomone, "Come gettare un sasso in uno stagno"
Ed. Streetlib, euro 9
Le mille anime di Marco Salomone
Ed. Streetlib, euro 9
Le mille anime di Marco Salomone
ovvero
La follia misurata
Non prendendomi troppo sul serio ma rispettando la
sua richiesta, mi accingo a scrivere queste righe per l’amico Marco. Che è
persona pacata, pulita e per bene. E la sua scrittura ne è perfetta copia. Pulizia
e pacatezza che, in quest’epoca di esaltazioni ( “Oggi l’alloro è premio di colui che tra clangor di buccine s’esalta,
che sale cerretano alla ribalta per fa di sé favoleggiar altrui…”),
appaiono quasi diminuzioni, autoesili stilistici. Non a caso Gozzano tra le
parentesi a censurare il troppo di questi anni.
Ma Salomone è folle e visionario e possiede mille
anime. Mille eteronimi Pessoiani. Misura nello stile, genialità nella storia.
La narrazione viaggia, corre, sbanda, si
imbizzarrisce, scalcia. Le sue anime confliggenti lo impegnano non poco a tenere
le briglia. E ci riesce, anche quando l’avremmo voluto più guascone, più
spavaldo nel lanciare le bestie in un galoppo selvaggio, a macinare chilometri
di ludica dissacrazione.
Gli Io pacati ma folli di Salomone.
In “Ricerca al buio” e “Autostop” è King e Benni.
Benni, Rodari e Calvino in “La nonna di cappuccettino
rosso”.
Fridrick Brown fa capolino ne “ Il Patriota”.
In “come gettare un sasso in uno stagno” Salomone
risorge Guareschi.
“Verso” è un racconto da strada. Così da strada che quasi
sembra sputato dal Chinaski - Bukowski di
turno. Quasi sputato perché il tizio ha un fazzoletto bianco, lindo, profumato
e quando con quello si asciuga il volto, come per incanto appare Fante.
“Take a
walk on the wild side” con ritorno al pulito. Magie Salomoniane.
“La via della chiesa vecchia”: è un esplosione. Un
gettare all’aria gli eteronimi custoditi nel baule della sua coscienza. Novello
Fregoli o Giachetti, Salomone inizia come Simenon, cerca un cappotto alla
Gadda, prova una camicia di Sciascia, un foulard alla Durrenmatt.. ma a un
tratto, tira le briglia, rallenta, si gode il paesaggio al piccolo trotto
malinconico che ti sembra di leggere Parise. A lui piace così e, in fondo, non
dispiace nemmeno a noi.
Un giro del mondo pazzo ma pacato. Godetevelo.
Si. Mi piace come scrive Marco!
RispondiEliminaAnche a me! Grazie per il commento!!
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