lunedì 30 maggio 2016
James Lee Burke, Sunset Limited, ed. Meridiano zero, euro 9,00
Ancora una volta, con Robicheaux, in viaggio per la Lousiana. Un vecchio torto, una vecchia ingiustizia sulla quale indagare. Lettura scorrevole, fatta di pagine malinconiche e belle. Poi, quando sono arrivato a questo:
"Trovavo dei saloon vicino all'acqua, sempre vicino all'acqua, dove potevo intrappolare la luce e il significato di ogni cosa dentro tre dita di whisky e un boccale di jax, mentre la pioggia scorreva lungo le finestre e proiettava sulle pareti ombre di neon senza colore".
Ho capito perchè continuo a leggere James Lee Burke.
Perchè è bravo e basta.
Paesaggi dipinti con le tinte carnose del sud. Profumi intensi di cibi e di fiori. La storia di questo immenso paese.
Una vecchia canzone e un buon bicchiere..
..intrappolare la luce e il significato di ogni cosa dentro tre dita di whisky e un boccale di jax..
Robicheaux.. siamo tutti con te!
lunedì 2 maggio 2016
Marco Salomone, "Come gettare un sasso in uno stagno"
Ed. Streetlib, euro 9
Le mille anime di Marco Salomone
Ed. Streetlib, euro 9
Le mille anime di Marco Salomone
ovvero
La follia misurata
Non prendendomi troppo sul serio ma rispettando la
sua richiesta, mi accingo a scrivere queste righe per l’amico Marco. Che è
persona pacata, pulita e per bene. E la sua scrittura ne è perfetta copia. Pulizia
e pacatezza che, in quest’epoca di esaltazioni ( “Oggi l’alloro è premio di colui che tra clangor di buccine s’esalta,
che sale cerretano alla ribalta per fa di sé favoleggiar altrui…”),
appaiono quasi diminuzioni, autoesili stilistici. Non a caso Gozzano tra le
parentesi a censurare il troppo di questi anni.
Ma Salomone è folle e visionario e possiede mille
anime. Mille eteronimi Pessoiani. Misura nello stile, genialità nella storia.
La narrazione viaggia, corre, sbanda, si
imbizzarrisce, scalcia. Le sue anime confliggenti lo impegnano non poco a tenere
le briglia. E ci riesce, anche quando l’avremmo voluto più guascone, più
spavaldo nel lanciare le bestie in un galoppo selvaggio, a macinare chilometri
di ludica dissacrazione.
Gli Io pacati ma folli di Salomone.
In “Ricerca al buio” e “Autostop” è King e Benni.
Benni, Rodari e Calvino in “La nonna di cappuccettino
rosso”.
Fridrick Brown fa capolino ne “ Il Patriota”.
In “come gettare un sasso in uno stagno” Salomone
risorge Guareschi.
“Verso” è un racconto da strada. Così da strada che quasi
sembra sputato dal Chinaski - Bukowski di
turno. Quasi sputato perché il tizio ha un fazzoletto bianco, lindo, profumato
e quando con quello si asciuga il volto, come per incanto appare Fante.
“Take a
walk on the wild side” con ritorno al pulito. Magie Salomoniane.
“La via della chiesa vecchia”: è un esplosione. Un
gettare all’aria gli eteronimi custoditi nel baule della sua coscienza. Novello
Fregoli o Giachetti, Salomone inizia come Simenon, cerca un cappotto alla
Gadda, prova una camicia di Sciascia, un foulard alla Durrenmatt.. ma a un
tratto, tira le briglia, rallenta, si gode il paesaggio al piccolo trotto
malinconico che ti sembra di leggere Parise. A lui piace così e, in fondo, non
dispiace nemmeno a noi.
Un giro del mondo pazzo ma pacato. Godetevelo.
Giancarlo De Cataldo, "Come si racconta una storia nera", ed. Rai Eri, euro 12,00
Sono partito credendo di trovare un libro tecnico invece ho trovato molto di più: ho trovato il cuore ( "quello che posso imparare io, lo può imparare chiunque, ma questo mio cuore, questo è soltanto mio".). Un grande cuore talentuoso e socievole ( Marco Aurelio docet).
Sessantotto pagine di genio e generosità.
La lettura a voce alta, i saggi di Petronio, Il romanzo polifonico, la risposta di Mark Strand, la filastrocca di Mario Soldati, Andreotti su Roma, chi diventerà scrittore e chi no. Da comperare e leggere, ci fosse anche solo scritta quest'ultima cosa (che poi è un consiglio saggio e disinteressato).
Tra cento anni credo che De Cataldo sarà ricordato come colui che portò la crime story in Italia. Che primo marcò il segno con un romanzo (..anzi con una serie) che, ancora oggi, non ha finito di vaticinare e di irradiare la realtà, quasi fosse una barra di uranio.
Sarà ricordato come una persona socievole e dunque intelligente, uno story teller, un menestrello, un affabulatore, fate un po' voi.
In ogni caso un letterato fine e uno scrittore.
Uno scrittore vero.
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